La legge irlandese sul whistleblowing

In Irlanda il 21 luglio 2022 è entrata in vigore una nuova legge sulla protezione degli informatori (“whistleblower”) per tutte le organizzazioni pubbliche e private con 50 o più dipendenti

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La legge irlandese sul whistleblowing

In Irlanda il 21 luglio 2022 è entrata in vigore una nuova legge sulla protezione degli informatori (“whistleblower”) per tutte le organizzazioni pubbliche e private con 50 o più dipendenti

Nel recepire la Direttiva UE sulla protezione dei whistleblower nella legislazione nazionale, l’Irlanda ha apportato modifiche alla legislazione già esistente nel Paese, ovvero il Protected Disclosures Act 2014.

Il nuovo Protected Disclosures (Amendment) Act 2022 recepisce quindi la Direttiva UE 2019/1937, ampliando significativamente il proprio campo di applicazione per includere, per la prima volta, volontari, azionisti, membri del consiglio di amministrazione e candidati a posti di lavoro tra i soggetti per cui opera la protezione degli informatori. La norma si applica a tutte le organizzazioni dei settori pubblico e privato con 50 o più dipendenti, che sono ora dunque tenute a implementare canali formali per consentire ai dipendenti di inviare segnalazioni in maniera protetta.

Per le organizzazioni con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249, la norma emendata prevede una proroga fino al 17 dicembre 2023 del termine per la creazione di questi canali formali.

Cosa copre la nuova legge irlandese sugli informatori?

La nuova legge irlandese sulla protezione degli informatori (anche chiamati “whistleblower”) si basa
sugli standard minimi della Direttiva UE, il che significa che le aziende devono rispettare i seguenti requisiti:

  1. Deve essere creato un canale sicuro e protetto per ricevere le segnalazioni da parte degli informatori.
  2. Occorre confermare all’informatore la ricezione della segnalazione entro sette giorni.
  3. Deve essere nominata una persona imparziale o uno specifico reparto che dia seguito alle segnalazioni.
  4. Deve essere tenuta traccia di tutte le segnalazioni ricevute.
  5. Occorre garantire che la persona incaricata o il reparto incaricato diano seguito adeguato a ogni segnalazione.
  6. Entro tre mesi deve essere fornito all’informatore un riscontro circa il seguito dato alla segnalazione/l’indagine.
  7. Tutti i dati personali devono essere trattati ai sensi del GDPR.

Quali sono le nuove regole per proteggere gli informatori dalle ritorsioni?

La nuova versione della norma introduce diverse importanti modifiche che rafforzano la protezione già offerta agli informatori.

 

  • La legge introduce infatti l’obbligo in capo a tutte
    le organizzazioni private con 50 o più dipendenti
    di definire canali formali per la segnalazione
    in maniera protetta.
  • Estende inoltre le tipologie di soggetti tutelati, includendo volontari, membri del consiglio
    di amministrazione, azionisti, tirocinanti
    non retribuiti e candidati a posti di lavoro.
  • La protezione degli informatori è rafforzata dall’inversione dell’onere della prova nei procedimenti civili relativi alle accuse di ritorsione contro gli informatori, dall’ampliamento delle misure vietate nei confronti dei segnalanti,
    che includono ora anche altri atti di ritorsione
    oltre il licenziamento, e dalle sanzioni penali
    in caso di ritorsione.
  • La norma impone obblighi maggiori di raccolta
    e pubblicazione dei dati relativi al numero
    di segnalazioni protette effettuate.

La norma emendata introduce un quadro più ampio in grado di fornire sostegno e consentire l'applicazione concreta della protezione degli informatori in Irlanda

Nel recepire gli standard minimi stabiliti dalla direttiva UE, la nuova legge irlandese sulla segnalazione anonima inserisce anche una responsabilità specifica per l’applicazione e per il supporto dei nuovi obblighi.

Il monitoraggio e il rispetto degli obblighi di stabilire
canali e procedure formali di segnalazione in capo alle organizzazioni ai sensi della nuova misura legislativa
sono affidati all’Inspectorate of the Workplace Relations Commission (Ispettorato della Commissione per i rapporti sul posto di lavoro). I datori di lavoro sono tenuti, entro i termini minimi previsti dalla Direttiva UE, a confermare, dare seguito e fornire un feedback relativamente a tutte le segnalazioni ricevute attraverso i canali stabiliti.

Inoltre, sarà costituito un nuovo Office of the Protected Disclosures Commissioner (Ufficio del Garante per le segnalazioni protette) a sostegno dell’attuazione della nuova norma. Quando un informatore sceglie di effettuare una segnalazione esternamente rivolgendosi a una delle persone indicate nella legge, il Garante indirizzerà la segnalazione protetta all’organismo più idoneo nei casi in cui non è chiaro quale ente sia responsabile di garantire che tutte le segnalazioni protette siano trattate in modo appropriato.

Con la promulgazione della legislazione, il nuovo Ufficio del Garante per le segnalazioni protette dovrebbe essere operativo entro la fine del 2022.

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